A cura del Dott. Giovanni Scalisi (Spec. in Odontostomatologia)
La prima domanda che sorge spontanea è: “per quale motivo utilizzare qualcosa di digitale?“. La risposta è la stessa che si darebbe chiedendosi perchè utilizzare uno smartphone, un computer, la fotografia digitale o il GPS. Tutti noi, che ci piaccia o no, ci siamo catapultati nell’era digitale.
Impronta convenzionale vs impronta digitale
Quando viene eseguita la rilevazione dell’impronta tradizionale, si miscela il materiale da impronta in una coppetta per poi distribuirlo su un cucchiaio porta-impronta di forma idonea per le proprie arcate. Successivamente, il porta-impronte con il materiale si inserisce nel cavo orale del paziente e si attende l’indurimento.
L’impronta rilevata con metodo tradizionale rappresenta il negativo del cavo orale; successivamente l'odontotecnico provvederà a realizzare il modello in gesso. La qualità dell'impronta può essere compromessa da bolle, striature, strappi ect.
L'impronta digitale ha migliorato questo processo e ha reso possibile la valutazione della procedura in tempo reale. Ossia, mediante l’utilizzo di uno scanner intraorale dotato di una piccola telecamera, si scansionano le arcate dentarie in modo tale che queste si possano visualizzare in tempo reale sul monitor di un computer. Così facendo, si eliminano i problemi di un’impronta tradizionale, ovvero:
Si vede un’immagine ingrandita ad alta risoluzione di com’è realmente l’arcata e non del suo negativo;
Permette al dentista di vedere la qualità dell’impronta digitale mentre sei ancora sulla poltrona;
Eventuali errori possono essere visualizzati sul monitor e immediatamente corretti.
L’impronta digitale è più precisa e dura anche di meno
Il dentista, grazie all’impronta digitale, riceve una verifica immediata del suo lavoro, evitando appuntamenti supplementari e nuove impronte. L’impronta digitale può essere anche di 20 minuti più veloce rispetto alle impronte convenzionali, ciò si traduce in uno stress notevolmente inferiore per il paziente anche in considerazione del fatto che la necessità di tenere aperta la bocca è minima con le impronte digitali, dal momento che non c’è nessun materiale da impronta che possa infastidire in alcun modo il paziente.
Come viene rilevata un’impronta digitale
Lo scanner intraorale è uno strumento dotato di una telecamera che consente di acquisire i dati digitali. Senza alcun tipo di polvere o liquido, lo scanner rileva le arcate dentarie e le scansiona in pochissimi minuti. Dopo aver rilevato l’impronta digitale, i dati vengono trasferiti ad un software grazie al quale sarà possibile elaborare e finalizzare il caso. L’impronta generata potrà essere dello stesso colore delle arcate del paziente e sarà mostrata in tempo reale a quest’ultimo, il quale potrà comprendere la riabilitazione che ci si appresta ad eseguire. Grazie all’impronta digitale è possibile realizzare i manufatti protesici richiesti in modo preciso, rapido e comfortevole per il paziente. Oltre alle applicazioni in protesi, è possibile ricorrere all’impronta digitale anche per i trattamenti ortodontici.
In definitiva, le impronte digitali e gli scanner intraorali stanno prendendo il sopravvento sulle impronte convenzionali. Nonostante solo il 9% degli studi adotti questo metodo, si prevede che nel futuro la maggior parte delle impronte sarà digitale. Nei prossimi 5-10 anni si stima che la percentuale sarà prossima al 100%.